Bates Motel – Recensione 3×09 – Crazy

Fino a che punto l’amore di una madre si può spingere per salvaguardare la vita di suo figlio? Quando ormai la verità è evidente e nota a tutti, Norma sente come se il suolo sotto di lei stesse crollando e si stesse portando con sé anche lei e tutto il castello di bugie e coperture che ha costruito negli anni. Per troppo tempo si è fatta carico di segreti scottanti ed ora, non solo viene minacciata da Bob Paris, ma anche da suo figlio stesso! Lei, che in tutti questi anni l’ha coperto, ha cercato di farlo sentire meglio possibile, adesso si vede rinfacciare tutto e accusare di essere stata lei ad uccidere il padre di Norman. Da una parte il ragazzo fa bene ad avere dubbi, dato che non ricorda nulla dei suoi blackout, ma c’è anche da notare che per lui non esiste alcun confine tra lui e Norma: nei suoi blackout loro due sono un’unica entità. Questa è un’altra dura verità che deve affrontare Norma quando Caleb, prima di congedarsi, le racconta che quando, qualche mese prima, era venuto a cercarla, poi Norman era andato motel in cui alloggiava e gli aveva fatto una scenata credendosi Norma. Ormai non c’è niente che Norma possa fare per nascondere lo stato mentale del figlio, eppure non riesce ad ammetterlo né a se stessa né davanti ad un Romero che quasi la supplica di dirgli la verità, in una delle scene a più forte impatto emotivo forse dell’intera serie: i due hanno raggiunto un livello nel loro rapporto in cui ormai sono consapevoli della forte attrazione che hanno, eppure, dopo che nella scorsa puntata Norma non era stata in grado di dire la verità ad Alex, lui aveva deciso di metterci una pietra sopra. Adesso quell’amore si è trasformato in odio, e se lo dicono pure che si odiano, fino a prendersi a schiaffi e a sbattersi al muro, creando un momento di forte tensione che sarebbe potuto sfociare in qualcosa di più (davvero, Romero ormai mi fa pena) se non fosse stato che Norma era troppo sconvolta ed ha quindi allontanato il bello sceriffo di White Pine Bay.


Norma era entrata in casa di Romero per cercare la famosa chiavetta che vuole consegnare a Paris e togliersi una volta per tutte questo peso di dosso, ma soprattutto per evitare che l’uomo esponga Norman davanti al mondo intero. Ma Alex ha pensato bene di consegnare la suddetta chiavetta alla DEA. L’agente Liz Babbitt, assegnata al caso, sembra essere un po’ diffidente dalla tanta gentilezza di Romero che ha collaborato con loro nonostante il padre sia stato uno dei peggiori coltivatori di marijuana della città negli anni ’80. Le sembra quasi strano che, a suo tempo, la gente abbia promosso a sceriffo proprio il figlio di colui che gestiva le attività sulla droga… Vedremo dove ci porterà questa storia. Le opzioni sono due: la morte/l’arresto di Bob Paris o succede qualcosa a Romero… Però, dopo questa rivelazione sul padre, si capisce perché Alex abbia fatto quello che ha fatto dopo la morte di Nick Ford, quindi spero che rimanga sempre così, un uomo integro e attaccato ai suoi sani principi.
Dopo ciò che è successo nella scorsa puntata, come era previsto la prima cosa che Caleb fa è quella di picchiare Chick e lasciarlo più morto che vivo. Naturalmente lo lascia anche a secco di 50 mila dollari, che poi darà a Dylan affinché li utilizzi come aveva in mente di fare, e poi decide che è arrivato il momento di andar via. Il ragazzo si è ormai affezionato al padre, tanto da rivelare ad Emma che ne sentirà la mancanza… Inoltre scopre che Emma sapeva la verità, gliel’aveva detta Norman l’anno prima, ma non le importa. Anche qui abbiamo assistito ad un bellissimo momento tra i due. Era palese che sia l’uno che l’altra avrebbero voluto fare un passo avanti, ma Dylan è un gentiluomo e aspetterà il momento giusto. Intanto ha dato i soldi al padre di Emma, quindi speriamo bene!!!
Adesso passiamo al mio odiato Norman! In questa puntata, a parte quando sfuria con sua madre che gli sta sgomberando la cantina, sembrava un normale ragazzo che aiuta una vecchia amica a ritornare a contatto con la madre che la crede morta. Purtroppo, però, una volta che Bradley “ispeziona” la sua vecchia casa, nota che la madre è andata avanti, trasformando anche la casa stessa come a voler dimenticare che fino ad un anno prima aveva una figlia. Rimane solo una foto di lei, che tra l’altro odiava pure… A questo punto, quindi, Bradley decide che non è il caso piombare nella vita della madre e forse è meglio andar via. La ragazza sa che Norman non è libero, sa che la madre lo tiene in casa perché ha fatto qualcosa di male, glielo dice lui stesso, nonostante ciò lei gli propone di scappare insieme. Naturalmente lui le dice di no. Poi finiscono quasi a far sesso, ma Norman vede di nuovo la Norma immaginaria che ha in testa che lo distrae. Questa visione non preannuncia niente di buono per il finale di stagione… ed il promo pare darne la conferma…


Tirando le somme prima del gran finale, devo dire che sono contenta che in questa stagione abbiamo dato spazio più ai personaggi secondari, soprattutto che non abbiamo fatto annoiare il pubblico con quelle storie, come invece era successo nelle due stagioni precedenti. Non smetterò mai di dire quanto abbia apprezzato la crescita di Dylan come persona e anche nel rapporto con Norma. Inoltre, anche lo stesso Caleb mi ha sorpreso (nonostante continui a non piacermi l’attore, sia chiaro!). Non credo che fosse un cattivo ragazzo ai tempi dello stupro… penso invece che sia lui che Norma abbiano solo attraversato una bruttissima infanzia e forse, se sono vivi, è proprio grazie a quel rapporto “malato” che avevano. In questo momento, invece, Norma avrebbe bisogno di tutta la tranquillità che si merita, ma non credo che l’avrà mai… neanche se in futuro farà coppia fissa con Romero.
Di Norman non dico niente, il suo comportamento parla da solo.

In attesa di vedere il finale di stagione, vi invito a passare da Bates Motel Italia.

Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla!
Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *